Sede di Contrada - Palazzo degli Agostiniani

    Appena si entra nella sede di contrada, il colpo d'occhio è davvero notevole: un'ampia scalinata conduce il visitatore alla scoperta dell'imponente salone dove le grandi e vecchie arcate riportate all'antico splendore, la pavimentazione in cotto con il suo caldo colore da altri tempi, la sapiente illuminazione, rendono questo ambiente caratteristico e per certi versi unico.
    La sede della contrada è stata realizzata recuperando alcuni ambienti di un antico complesso monstico agostiniano, in particolare il livello più profondo dedicato ai magazzini dei monaci. L'intero immobile infatti è stato costruito dagli agostiniani dopo la distruzione dell'originario monastero (l'attuale Madonna dei Lumi), inglobando e trasformando la primitiva chiesa di Sant'Antonio Abate e riconsacrandola a Sant'Agostino.

    Il complesso, inclusa la chiesa, subì numerose trasformazioni intorno al 1760 giungendo alla configurazione attuale: la facciata e l'interno della chiesa, insieme ad altri ambienti del complesso, furono ristrutturati in stile neoclassico. Nella facciata della chiesa è inserito lo splendido portale in pietra, finemente lavorato e datato 1505.

    I locali del sottostante magazzino con cantina (dove sono ancora visibili le vasche in cui anticamente si pigiava l'uva) sono ora diventati il salone principale della sede di contrada.
Tutto intorno al salone, sono conservate le lapidi con gli stemmi delle famiglie nobili di contrada. Se il salone è suggestivo per la sua ampiezza ancora più affascinante e meritevole di visita è l'angusto percorso delle nicchie nelle quali venivano conservate le botti di vino.
Le foto a fianco testimoniano l'imponente lavoro di recupero realizzzato volontariamente dai contradaioli, opera che ha consentito di restituire alla cittadinanza un luogo denso di connotati storici altrimenti rimasto nell'ombra.

(testo Colibazzi Longi)



 

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