LA CONTESA DEL SECCHIO

    La Contesa del Secchio ha bisogno di poche presentazioni: madre di tutte le rievocazioni e manifestazioni storiche della regione Marche, dal 1953 ha appassionato, unito e diviso intere generazioni nate e cresciute Sant'Elpidio a Mare, esaltando le migliaia di visitatori ed amici giunti in cinquant'anni da tutto il mondo per assistere ad uno spettacolo unico nel suo genere.

    Un gioco coinvolgente ed originale, che subito spiazza il novello visitatore: due palle in gioco contemporaneamente sullo stesso campo, nel tentativo convulso di ciascuna squadra di centrare per prima e quante più volte un unico bersaglio: il pozzo. Un confronto senza esclusione di colpi, fra accessi d'ira, lacrime, confronti virili e momenti di sportività, giocato non solo in campo ma anche sulle gradonate.

    Una gara serrata, una corsa contro il tempo e gli avversari, una partita giocata in primo luogo con sè stessi; superando gli egoismi ed essendo squadra, un meccanismo perfetto e ben congegnato incurante del sole o della pioggia, dei colpi bassi, della polvere del campo e delle grida sugli spalti: tutto per arrivare a quell'attimo in cui il fiato si sospende e la palla galleggia nell'aria, supera quella avversaria ed entra nel pozzo. Per poi ricominciare.

 

materiale fotografico Ente Contesa del Secchio

 

La Rievocazione Storica

    Tradizione vuole che, in periodo tardo medievale, le donne delle contrade del comune si contendessero la possibilità di attingere prima delle altre al pozzo della piazza principale di cui si diceva l'acqua fosse eccellente. Molto spesso, le liti finivano in vere e proprie gazzarre che disturbavano i governanti del Comune riuniti nel vicino palazzo. Nell'intento di far cessare queste liti fra comari, i Priori decisero di indire una sfida fra le quattro contrade: lu jocu de lu pozzu. La squadra che avesse totalizzato il maggior numero di punti si sarebbe aggiudicata il diritto di attingere per prima l'acqua dal pozzo principale, mentre le altre vi avrebbero attinto secondo l'ordine della classifica finale. (Colibazzi Longi)

Su questo canovaccio va in scena ogni anno, la seconda domenica di agosto, la più antica delle rievocazioni storiche della regione Marche: tutte le anime della città si rappresentano scendendo in campo con i colori delle quattro contrade. Non solo nel gioco, ma anche nel corteggio, dove ciascuno rivaleggia per fedeltà storica o sontuosità delle vesti indossate dai contradaioli. Un appuntamento che oggi è diventato storia esso stesso e che è parte integrante dell'immaginario delle giovani generazioni di elpidiensi.

 

 

Il secchio

    E' l'ambito trofeo della Contesa: le Contrade sono disposte a tutto pur di poterselo accaparrare. L'oggetto, in origine un semplice secchio di rame sobriamente ornato di viticci, è stato realizzato da Umberto Rutili nel 1953. Con il passare degli anni è diventato un trofeo molto prezioso: per ogni vittoria vi è stata apposta dalla squadra vincitrice una targhetta di diversa foggia in oro e pietre preziose, ciascuna realizzata da sapienti artigiani orafi, a memoria dell'impresa compiuta. (Colibazzi Longi)

 

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    La Contesa del Secchio è il frutto dell'impegno di molti soggetti, che come noi lavorano per la realizzazione di uno spettacolo sempre migliore: l'Ente Contesa, l'ente banditore dei giochi; le contrade di Sant'Elpidio, San Giovanni e Santa Maria, le compagini avversarie della nostra contrada; le delegazioni di Santa Croce, Borgo Marinaro, Castel di Castro, Santa Caterina, Angeli custodi che pur non avendo accesso al gioco, testimoniano la varietà e la ricchezza di storia del territorio cittadino.

Non va inoltre dimenticato il Gruppo Storico Sbandieratori e Musici della Contesa, che da anni offre uno spettacolo nello spettacolo, ottenendo riconoscimenti e plauso anche a livello internazionale. La Contesa del Secchio infine, attraverso l'Ente che la rappresenta, è parte integrante della Federazione Italiana Giochi Storici e della Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche.

 

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